Quante di voi trovano difficoltà nel fare addormentare i propri cuccioli?
Siete sicuramente in molte, ma non disperate!
Il sonno è un momento molto delicato per i bambini, un momento non governabile da noi adulti e quindi difficile da controllare, figuriamoci per i bambini che sono delle vere “bombe energetiche”!
Ma quale adulto riesce a controllare il sonno se non con litri e litri di caffeina?
Il sonno è fondamentale per l’uomo poiché ci permette di “ricaricare le pile” dopo una lunga e stressante giornata fatta di impegni e attività.
Corriamo talmente tanto che la sera il nostro adorato letto ci sembra il “paradiso”!
Ma non pensiamo che solo noi adulti proviamo stanchezza!
I bambini nel loro lavoro quotidiano utilizzano un grande dispendio di energie non solo fisiche ma anche mentali: stanno elaborando informazioni nuove, creano relazioni, connettono situazioni e comandi vocali per non parlare poi dello stato emotivo che si innesca per una situazione che a noi può sembrare banale o superficiale.
Il loro carico cognitivo è elevato e il sonno diviene un mezzo ristoratore.
Immaginate una macchina che percorre tanti chilometri e alla fine ha bisogno di rifornimento per partire!
Perché non dormono
E ora starete pensando, beh se fosse così semplice allora perché metterli in “stand-by” diventa così difficile?
Perché durante la notte inizia a giocare, vuole mangiare, vuole stare con mamma e papà o a fare capricci?
La risposta si trova in semplici domande: cosa è successo di giorno? Come ha trascorso la sua giornata? Quale evento ha catturato la sua attenzione o assorbito le sue energie?
Non ditemi che almeno una volta, anche il genitore più paziente e calmo non ha utilizzato il famoso tablet o televisore per calmare gli animi e controllare o limitare i capricci o per tenerli a bada nel momento dei pasti.
I bambini oggi sono stimolati da troppe informazioni e input.
Sin dai primi giorni di vita vengono spostati di qua e di la (quanti hanno usato il marsupio?) in luoghi in cui c’è chiasso, cattivo odore, troppe persone che iniziano a toccarlo, accarezzarlo e così via…
E cosa può fare un bambino se non comunicare il suo disagio?
Ed ecco che si innesca il pianto che viene visto dall’adulto come un continuo capriccio.
Come aiutarli a rilassarsi
Mentre loro sono così “eccitati”, cosa fa un adulto?
Piangi piccolo mio? ecco il tuo gioco preferito!
Non vuoi mangiare piccolo mio? Ecco la tua cioccolata con sorpresa!
Nel percorso di crescita poi, invece di farlo gattonare, preferiamo gabbiotti o strumenti che lo sorreggono, sostengono, lo sostituiscono!
Ricordiamo che sperimentare vuol dire sempre crescere!
Anticipiamo tutti i suoi tempi, dall’attività motoria allo svezzamento, all’asilo non lo facciamo dormire per paura che poi la notte si svegli. Ma come vi ho detto prima, il sonno non si controlla, giusto?
E quante strategie mettiamo in atto per riconciliare il sonno?
Luci, canzoncine, giri in macchina, televisione, cartoni…
Ma cosa fare?
È tutto molto semplice, basta dare una routine al nostro bambino, dare una stabilità e regolarità ad attività nel corso della giornata. Ai capricci si risponde con tono deciso che ora bisogna dormire, senza “se” e senza “ma”. Gli si può stare vicino ma senza ulteriori elementi disturbanti.
In situazioni più difficili può essere inserita una brandina nella camera da letto ma non bisogna farlo dormire nel lettone!
Eh lo so, è una pratica comune, vero?
Il bambino deve comprendere il suo ruolo e non deve diventare un’appendice dell’adulto.
Più allunghiamo i tempi di permanenza nel lettone e più sarà difficile allontanarlo.
Care mamme non lo allontanate dalla vostra vita, sia chiaro! State impedendo al bambino di crescere e di sviluppare autonomia e indipendenza e state aumentando la sofferenza nel momento in cui il distacco diviene inevitabile!
Quindi, provate a dare solo regolarità ai nostri bambini. Regaliamo calma e organizzazione per regolare il sonno.
Dormire bene sarà un toccasana per i vostri bambini ma anche per voi.
Quindi a fine articolo meditate sulle mie parole e dormiteci su!
Dott. Sabrina Saccucci
Pedagogista Familiare