In una società come la nostra, in cui le mamme sono spesso lavoratrici a tempo pieno, mandare all’asilo nido i propri figli è più un’esigenza che una scelta. I dubbi e gli interrogativi sono sempre numerosi, a cominciare dalla scelta della struttura a cui affidare il proprio piccino.
Vediamo quindi di capire bene cosa dovete osservare nella struttura e cosa chiedere alla coordinatrice della scuola per scegliere l’asilo nido giusto per il vostro piccolo.
1) Una struttura idonea.
Forse una delle caratteristiche più importanti sta proprio nella scelta della struttura e quindi di un ambiente sicuro, igienico, a misura di bambino, in cui gli spazi interni ed esterni sono pensati non solo per un “gioco sicuro”, ma anche per agevolare lo sviluppo cognitivo. (Come l’angolino della casa, per riprodurre le dinamiche familiari, l’angolino morbido per gli esercizi psicomotori, oppure l’angolo dei travestimenti per incentivare lo sviluppo dell’identità.)
Non basta quindi che ci siano tanti giochi, ma che questi siano pensati e studiati in varie aree.
Laddove manca questa struttura pensata ed organizzata, le potenzialità educative del nido vengono meno e l’ambiente sarà limitante per lo sviluppo psico-fisico del bambino.
2) Programma educativo serio.
Da mamma di un unico bimbo (per ora) non avevo esperienze a riguardo e quando ho inserito Gioele al nido, sono rimasta piacevolmente colpita nello scoprire le numerose attività didattiche gli facessero fare durante il giorno. Credevo infatti che laboratori, come ad esempio l’esplorazione sensoriale attraverso la manipolazione, fossero destinati per i “grandi” della scuola materna. Invece ho scoperto che sono attività molto importanti per i bimbi, anche per quelli di pochi mesi, perchè esplorando e sperimentando imparano a conoscere il mondo circostante.
Un buon asilo ha un programma educativo ben definito.
Può avere un tema particolare per l’anno accademico in corso ed è importante che il genitore lo conosca. Non accontentatevi di un semplice Baby Parking perchè magari sarà in mani sicure, ma perderete tutto ciò che riguarda la crescita cognitiva del vostro prezioso bimbo.
3) Team di educatori validi.
Soprattutto nella prima infanzia (0-36 mesi) un aspetto estremamente importante è il rispetto della soggettività del bambino, dei suoi tempi e della sua sensibilità. Trovare un asilo in cui la maestra, che prenderà in cura il vostro piccolo, sia attenta ai bisogni del bimbo, significa garantirgli sicurezza e questo migliorerà l’inserimento in questo nuovo ambiente.
La collaborazione e la cooperazione dell’equipe degli educatori è un elemento centrale.
Bisogna garantire una continuità educativa, escludendo quindi continui turn-over del personale, e un buon rapporto numerico tra educatore e bambini.
Io per Gioele ho scelto una struttura molto particolare che combina insieme asilo nido e scuola materna. Non a caso si chiama “gruppo 0-6”. I programmi educativi sono ovviamente distinti tra nido e materna, così come gli spazi, anche se non mancano momenti di condivisione tra grandi e piccini. Forse uno degli aspetti che da subito ho adorato è che il bimbo ha la possibilità di crescere in questi 6 anni con la stessa insegnante ma ancora più prezioso, con gli stessi amici con i quali, inevitabilmente, si creeranno relazioni profonde.
La stabilità è molto importante per i nostri piccoli perciò quanti meno “scombussolamenti e cambiamenti” possiamo evitargli, meglio sarà.
Alcune foto sono state prese dalla pagina Facebook dell’asilo di Gioele: Gruppo ZeroSei “Gianni Rodari”
Non mi resta che augurarvi una buona ricerca.
E se avete scelto e avete già timori per l’inserimento…seguite qui i consigli della nostra amica Gnà.
La vostra Magne, in collaborazione con la pedagogista Vittoria, alias “Gna”.
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