Se agosto in Italia è il mese delle vacanze in assoluto, per la Repubblica Dominicana agosto vuol dire ripresa delle scuole.
Tutte le scuole di ogni ordine e grado riprendono infatti le normali attività nella seconda metà del mese.
Le vacanze estive infatti sono mediamente più corte rispetto alle vacanze scolastiche italiane e la ripresa è anticipata per permettere poi di avere più stop durante l’anno: ogni mese infatti cade una festività (politica o religiosa). Il giorno festivo viene unito ad un fine settimana cosi da avere almeno un week end lungo ogni mese di scuola. Oltre ai 15 giorni di stop per il Natale e a una settimana per la Pasqua (la festività religiosa più importante dell’anno).
Un’altra grossa differenza rispetto alla scuola italiana è l’obbligo per legge della divisa scolastica.
Sia che si frequenti una scuola privata sia che si sia scelto una scuola pubblica, ogni scuola avrà una divisa da indossare (differente da scuola a scuola) e delle regole di abbigliamento da seguire durante il corso dell’anno. Una divisa che non è solo una strategia salva macchia per la salvaguardia dei vestiti, ma una divisa che diventa simbolo identificativo della scuola e che permette ai ragazzi di identificarsi con la comunità in cui è inserito garantendo uguaglianza sociale.
Il codice d’abbigliamento trasmette ai ragazzi la formalità dell’istituzione scolastica e li allena ad una cura di sé e del proprio abbigliamento nei confronti del luogo di “lavoro”.
A me l’idea dell’uniforme scolastica piace molto: nonostante mi piaccia molto cercare di vestire Priscilla in maniera curata e carina, a scuola vorrei si sentisse libera di muoversi e osare senza pensare ai vestiti che si rovinano e al fashion. E lo stesso vale per noi genitori: al nido che frequenta ora non hanno obbligo di uniforme e a volte sembra di assistere a sfilate di moda bimbo/bimba.
L’altra grande differenza riguarda l’organizzazione delle materie.
A parte il nido e la scuola materna che funzionano più o meno come in Italia, per gli altri gradi scolastici il modello è simile a quello americano. Gli alunni seguono il programma (in spagnolo o in inglese e spagnolo, a seconda della scuola scelta) e cambiano spesso classe a seconda della materia che devono seguire. Grande spazio dato anche alle materie che in Italia vengono considerate “secondarie” come musica, sport e teatro.
Scuola pubblica o privata? Le differenze
Nonostante scuole pubbliche e private debbano seguire i programmi stabiliti dal Ministero dell’Istruzione dominicano, la differenza tra scuole pubbliche e private è, purtroppo, abissale. Purtroppo le scuole pubbliche riescono ad offrire dei livelli di preparazione molto molto scarsi e spesso anche i dominicani preferiscono iscrivere i propri figli alle scuole private, spesso con sacrifici enormi. Sia per il costo delle rette mensili che per la richiesta di materiali e libri da procurare.
Ci sono diverse istituzioni di volontariato internazionali (soprattutto ONG americane) che cercano di sopperire a queste mancanze e creano, tramite i fondi raccolti, scuole private ma gratuite per i dominicani meno abbienti, o supportano le famiglie fornendo kit con uniformi e materiali di consumo o ancora, organizzano corsi per integrare e riempire le mancanze del programma ministeriale. E anche i privati spesso aiutano. I datori di lavoro di mio marito, se riescono, aiutano i dipendenti a procurare il materiale di cartoleria richiesto ad inizio anno, inviandolo dagli States.
Noi abbiamo esperienza diretta solo del nido e di alcuni racconti di altre famiglie expat come noi.
Sosua è abbastanza attrezzata e offre diverse scelte anche tra le scuole private. Noi abbiamo scelto un nido (guarderia) privato bilingue. L’insegnante di riferimento parla spagnolo, ma è presente un’insegnante che ogni giorno propone attività specifiche in inglese a turno ai bambini in piccoli gruppi. E’ una struttura piccola ed accogliente e frequentata da bambini di ogni nazionalità. Priscilla ha compagni dominicani, americani, spagnoli, canadesi, russi, etc. Una ricchezza impagabile secondo me.
Man mano che Priscilla crescerà vi terrò aggiornate! Per ora continuiamo con la nostra avventura al nido, visto che il rientro dopo le lunghe vacanze italiane non è stato proprio semplice 😉
A presto
Flavia
Mail: centrifugatodimamma@gmail.com