Annet, una bimba danese è la protagonista di questo libro.
Un libro prezioso che racconta la storia di due famiglie: quella di Annet e quella che si nasconde nella cantina di casa di Annet per nascondersi dalla follia nazista.
Un rischio enorme, ma solo per due notti che separano dalla salvezza: una nave li porterà in Svezia.
Le giornate sono scandite dai soldati che controllano, dal segnale che avverte di fare silenzio perchè c’è il pericolo di essere scoperti, dalla generosità di Annet che porta in cantina cibo e libri.
E poi arriva la notte giusta, la notte in cui saranno in salvo ma il cielo è nuvoloso e senza la luna che illumina la strada sarà difficile trovare il porto.
Per le strade del paese tutti aiutano la famiglia ebrea a fuggire: chi con il pane, chi con i libri, chi con le uova, chi con un sussurro.
E’ così che la famiglia ebrea riesce a raggiungere, al buio, la nave: la gente, sull’uscio di casa e dalle finestra sussurra la strada giusta.
Il racconto, emozionante e coinvolgente come pochi, è tratto da una storia vera come ci svela una note dell’autrice:
Circa 1700 ebrei fuggirono dal piccolo villaggio di pescatori di Gilleleje. In una notte senza luna, gi abitanti del villaggio, dalla soglia delle loro abitazioni, sussurrarono loro la direzione giusta per il porto.
Una storia di solidarietà, umanità, coraggio e speranza che commuove. Ambientato durante la seconda Guerra Mondiale, questo libro affronta il tema dell’Olocausto con una forza e una delicatezza unica che gli hanno fatto vincere proprio il Premio Andersen nel 2015 come miglior libro per la fascia dei 6/9 anni.
Una lettura di certo non semplice per i bimbi con una chiave di lettura molto chiara: anche con gesti piccoli e significativi siamo decisivi ed importanti, un sussurro forte da superare la violenza, la persecuzione e la morte.
“La città che sussurrò” di Jennifer Elvgren.-Illustrazioni di Fabio Santomauro – 15 euro