La domanda che più spesso mi viene posta è: “Come realizzi una base perfetta?”.
Partendo dal presupposto che ogni tipologia di pelle è a sé e che, soprattutto in caso di problematiche dermatologiche rilevanti, dobbiate prendervene cura con prodotti consoni consigliandovi con uno specialista, condividerò con voi i miei “segreti” per ottenere una base impeccabile, quali sono i passaggi che seguo e i prodotti che uso più spesso.
UNA BUONA SKINCARE
Come vi ripeto spessissimo, tutto parte sempre da una buona cura della pelle.
Struccarsi (sempre e comunque!), detergere il viso e usare i prodotti adeguati alla nostra tipologia di pelle e alle nostre problematiche specifiche, costituiscono il primo step fondamentale per la realizzazione di una buona base del makeup. Eliminare sempre ogni traccia di trucco dalla pelle del viso e detergerla bene (mattina e sera) fa in modo che essa rimanga sempre pulita, senza impurità e residui di trucco, che costituiscono il nemico numero 1 per la buona riuscita del makeup.
In secondo luogo, è determinante IDRATARE: dopo lo struccaggio e la detersione, la pelle del viso è comunque, in un certo qual modo, “stressata”. Dopo l’utilizzo di un buon tonico che ristabilizzi il PH, usate sempre una crema idratante che nutrisca e ridoni elasticità e luminosità alla pelle, ma che non sia troppo “corposa” e difficile ad assorbirsi (la pelle deve rimanere nutrita ma non “grassa”, il che comprometterebbe la stesura dei prodotti).
Da qualche anno a questa parte, io trovo indispensabile anche usare un buon siero contorno-occhi: questa zona è molto più segnata e secca rispetto a qualche tempo fa ed è diventato per me fondamentale idratarla con i prodotti giusti, soprattutto prima di applicarvi del trucco. Una volta fatte assorbire ed asciugare bene le creme, la vostra pelle è pronta per il makeup.
GINZING Ultra-Hydrating Energy-Boosting Cream, Origins
ELIXIR JEUNESSE Repair+Anti-Pollution Reviver Roll-on, Yves Rocher
PRIMER: SI O NO?
L’utilizzo del primer è una scelta molto soggettiva, che dipende strettamente dalle esigenze della vostra pelle o di una determinata circostanza. Laddove abbiate una pelle grassa avreste bisogno di un primer che aiuti ad opacizzare e a regolare la produzione di sebo, oppure di un primer illuminante se avete la pelle particolarmente “spenta”, o di uno levigante se avete un viso maggiormente segnato. Nel mio caso, non avendo problemi eccessivi né in un senso né nell’altro, mi affido semplicemente ad una buona crema idratante e faccio ricorso a dei primer solo in casi specifici, quando ad esempio necessito di una base che duri più a lungo o ho la pelle del viso eccessivamente stressata e voglio donarle maggiore luminosità. In quest’ultimo caso può essere utile anche utilizzare qualche goccia di un buon olio idratante per il viso, da stendere prima del fondotinta o da miscelare ad esso.
FRESH & FIT Awake Primer, Essence
IL FONDOTINTA
A meno che non abbiate una pelle vicina alla perfezione (beate voi!) e quindi poca necessità di coprire imperfezioni e discromie, la scelta del fondotinta è imprescindibile dalla buona riuscita della base. Se fate parte della categoria delle “fortunate”, potrete limitarvi all’utilizzo di una BBcream che renda omogeneo e luminoso il colorito. Se avete invece maggiori esigenze di coprenza, è importante scegliere il fondotinta giusto. Anche in questo caso si tratta di una scelta soggettiva che rispetti la vostra tipologia di pelle: i fondi più liquidi e leggeri sono adatti alle pelli più secche, quelli più corposi per le pelli che tendono a lucidarsi più facilmente. O ancora potreste preferire i fondotinta compatti o in polvere, che poco si adattano alle pelli che hanno bisogno di maggiore idratazione.
Fatta questa scelta, lo step successivo è scegliere la colorazione giusta e soprattutto il sottotono giusto, che può essere giallo, rosa o neutro.
Spesso aiuta provare il fondotinta nella zona mandibolare: se il colore del fondo si mimetizza bene e non crea un antiestetico “stacco” tra viso e collo, allora è quello giusto.
Altra decisione da prendere riguarda la coprenza del prodotto: sempre in base alle vostre esigenze personali, potrete scegliere un fondotinta leggero, di media coprenza o di alta coprenza. Anche in questo caso la mia scelta varia in concomitanza con le esigenze del periodo o del particolare evento: generalmente preferisco non fare mai ricorso a fondotinta troppo coprenti (per evitare l’effetto “mascherone”), e ricorro al correttore laddove ho bisogno di maggiore copertura.
STUDIO SKIN 15 Hour Wear Hydrating Foundation, Smashbox
IL CORRETTORE
Del correttore e delle sue varie tipologie vi ho parlato in un post specifico, e sapete che per me è un prodotto indispensabile. Utilizzo un correttore corposo su piccole imperfezioni, macchie e segni per correggere le discromie, uno aranciato sulle occhiaie che nel mio caso sono abbastanza pronunciate e uno liquido e più chiaro per illuminare tutta la zona del contorno occhi. Se non avete grossi problemi da “panda”, potete limitarvi anche semplicemente ad illuminare la zona con un concealer per “svegliare” lo sguardo. Se invece la vostra pelle presenta dei rossori localizzati, dovrete utilizzare un correttore verde che li neutralizzi e poi procedere alla stesura del fondotinta.
Alcuni dei miei correttori preferiti: Essence, Wet n Wild, Mac, Kiko
LA CIPRIA
La cipria è uno di quegli step che ritengo “facoltativo”.
Davanti a problemi di lucidità, è fondamentale utilizzarla soprattutto nella “zona T” per regolare l’eccessiva produzione di sebo.
Se avete, al contrario una pelle molto secca, la cipria invece non fa al caso vostro. Nel mio caso la utilizzo soprattutto nella zona del contorno occhi, poiché stratifico due correttori e la polvere evita che i prodotti vadano nelle “pieghette”. Stendo poi un velo leggero su tutto il viso per opacizzare e far durare più a lungo il fondotinta.
PRIME & LAST Daily Diaries – Illuminating Fixing Loose Powder, Essence
IL BLUSH
Che siate amanti o no di terre abbronzanti o contouring (c’è chi ne fa largo uso e chi ne può fare tranquillamente a meno), credo che un tocco di blush sia fondamentale per terminare una buona base.
Un tocco di colore sulle gote dona tridimensionalità al viso e restituisce un aspetto sano e luminoso alla pelle. In base al vostro colorito e al vostro gusto personale, sceglierete un blush rosato, pescato o sui toni del malva.
Silky Touch Blush, Essence
L’ILLUMINANTE
L’ultimo step riguarda l’illuminante: anche in questo caso c’è chi lo utilizza sempre e comunque, chi solo in occasioni o con dei makeup particolari, e chi non lo ama per niente. Come dico sempre, non esiste una giusta “regola” se non quella che rispecchi il vostro gusto. Dal mio canto, non sono un amante dell’illuminante troppo “strong” se non abbinato a makeup altrettanto forti. Trovo, però che, utilizzato nella giusta maniera, dia una marcia in più ad una base già perfetta. Anche con un trucco leggero, un leggero velo di illuminante sulla punta del naso, nell’angolo interno dell’occhio e sugli zigomi contribuisce alla tridimensionalità di cui parlavo prima ed illumina il viso anche nelle giornate più cupe!
Shimmering Skin Perfector Pressed Highlighter – OPAL, Becca
Sara