Spostarlo o non Spostarlo nella sua cameretta?
Se vi state facendo questa domanda e mille dubbi vi stanno assalendo, ecco una breve guida su ciò che Magne Poppins ha fatto e che potreste applicare anche voi. Niente panico mamme e papà, con paziena e in due “semplici” Step il gioco sarà fatto!
STEP 1:
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SCEGLIETE BENE LA DATA DELLO SPOSTAMENTO
Con lo scattare degli 8 mesi, Papà Poppins ha decretato che il nostro biondino doveva dormire nella sua stanza. Il mio cuore da mamma tenerona forse avrebbe aspettato, tuttavia ho “ubbidito” e devo dire che il papà sapeva il fatto suo. Se anche voi non siete certi sia arrivato il momento giusto, sappiate che:
Più il bimbo è piccolo più sarà inconsapevole e facilmente si abituerà alla sua stanza nuova.
Tuttavia servono delle accortezze: non fate coincidere lo spostamento del vostro figliolino con l’inserimento al nido o con altri cambiamenti, di qualsiasi natura essi siano. Dormire in una stanza nuova, da soli, sarà già questo un grosso cambiamento. Lasciategli il tempo di metabolizzarlo prima di aggiungerne altri.
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MANTENETE TUTTE LE SUE ABITUDINI DELLA NANNA
In questa nuova fase ho preferito continuare a coccolare Gioele facendolo addormentare in braccio per poi metterlo, una volta secco, nel suo lettino. Questo metodo in realtà è ben sconsigliato perchè il rischio è che il piccolo si abitui definitivamente ad addormentarsi in braccio, diventando quindi dipendente dai genitori. Poichè però ambientarsi in una nuova stanza è già una novità sufficientemente impegnativa da accettare per un neonato, non me la sono sentita e senza troppi problemi ho posticipato di qualche mese il momento “ dell’addormentamento autonomo”.
L’importante è di non interrompere la routine della nanna che fin’ora gli avete insegnato.
Continuare a manterne la routine della nanna sarà fondamentale per il vostro piccolo.
Un esempio: h 19.30 bagnetto caldo, massaggio con olio, pigiamino, biberon di latte, h 20.00 nanna.
Se il vostro bimbo si è ben abituato alla sua stanza e avete deciso che è arrivato il tempo di insegnargli ad addormentarsi da solo, allora armatevi di tanta determinazione e passate allo STEP successivo.
STEP 2:
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INSEGNATEGLI LA “NANNA AUTONOMA”
Verso i 10 mesi il Biondino era diventato ormai pesantino, ecco perchè, ho deciso che era arrivato il tempo di insegnargli ad addormentarsi da solo. Così, dopo le coccole, la preghierina e il bacio della “Buona Nanna”, lo lasciavo e intervenivo tornando da lui solo se piangeva. In questa “fase” ho seguito il metodo “Fate la Nanna” di Estevill: la prima volta che piangeva tornavo da lui subito, lo rassicuravo e rientravo una seconda o una terza volta, lasciando passare sempre più tempo.
Lo so, può sembrare un metodo brutale, ma insegnargli a “Fare la nanna da solo” significa insegnargli ad addormentarsi seguendo delle regole.
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“CALMA E SANGUE FREDDO”
Mantenete la routine della nanna che ormai il vostro bimbo conosce bene e anzichè cullarlo, mettetelo nel suo lettino. Rassicuratelo, ditegli che è arrivato il momento di fare la nanna e che gli volete bene. Mantenere un tono della voce sicuro e pacato gli farà capire la vostra determinazione, ma sopratutto la vostra tranquillità.
Si ribellerà, statene certi, piangerà e forse si dispererà perchè quello è il suo unico modo di dirvi che non è per niente d’accordo con voi e con il metodo che tentate di propinargli.
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NON MOLLATE MAMME/PAPA’ !
Imparate piuttosto a distinguere il suo pianto, se sta male certamente intervenite immediatamente, ma se si tratta di un pianto di protesta, non lasciatevi scoraggiare. Rientrate in stanza e, senza accendere le luci, rassicuratelo con una carezza dicendogli le stesse cose di prima, salutatelo e riuscite. Potrebbe volerci un po’ prima che il suo “capriccio” termini, ma ricordatevi sempre che lo state facendo per il suo bene, imparerà a dormire e ciò gioverà a lui prima che a voi.
Gli state insegnando una cosa che non gli piace ma, ahimè, quante cose dovremo insegnargli che tanto non gli piaceranno!?
Quindi forza e coraggio, fategli sentire che ci siete sempre e che siete tranquilli e sicuri. Nel caso in cui abbiate più bimbi, il consiglio che posso darvi è di cercare di seguire gli stessi principi. Certamente il più grande potrebbe “ribellarsi” e svegliarsi non appena il più piccolo inizia a piangere , servirà quindi più pazienza e determinazione per placarne due/tre… anzichè uno solo, ma i trucchetti sopra descritti sono validi anche in queste situazioni.
Buon insegnamento.
La vostra MagnePoppins.
Ti servono dei consigli validi per insegnare la nanna ad un neonato? QUI trovi le tue risposte.