Post in collaborazione con nelletuemani.it
Approvazione del Ministero della Salute del 16/12/2021.
Sono mamma e ho imparato a destreggiarmi in ogni cosa che riguarda i miei figli, ma ho anche imparato che non sono in grado di gestire tutto proprio da sola ed è importante accettare di aver bisogno degli altri in determinati casi. Uno di questi è quando si tratta di salute.
Certo per un raffreddore può bastare tanta pazienza e la giusta dose di lavaggi nasali. Per un mal di pancia passeggero forse basta qualche coccola e qualche massaggio al pancino.
Purtroppo, però, ci sono situazioni in cui non si ha la soluzione in tasca e non ce ne dobbiamo fare una colpa; in alcuni casi c’è bisogno di una persona più esperta: molto spesso semplicemente del pediatra, talvolta di uno specialista.
Ricordo ancora quel periodo in cui Leonardo continuava ad ammalarsi; un’otite dopo l’altra. Non ne uscivamo più perché lui non lamentava dolori e la febbre sembrava sempre e solo una semplice influenza.
Ovviamente, con l’aiuto della sua dottoressa ogni volta si riusciva ad uscirne, ma per risolvere il problema definitivamente, in quel caso specifico, abbiamo anche sentito un otorino laringoiatra pediatrico che ci ha dato le giuste dritte e ci ha aiutato a venirne fuori.
Che cos’è l’influenza
L’influenza è una malattia infettiva delle vie respiratorie di natura virale. È una malattia stagionale che colpisce ogni anno solitamente tra ottobre e febbraio.
Che cosa provoca l’influenza
L’influenza è causata da diversi ceppi virali.
Ad oggi, si conoscono 4 tipi di virus influenzale: il tipo A, B, C e D. I tipi A e B causano i tipici sintomi influenzali, il tipo C è normalmente asintomatico e infine il tipo D la cui capacità di infettare l’uomo è tutt’ora sconosciuta.
Questi virus hanno la capacità di mutare da una stagione all’altra e questo fa sì che, durante ogni stagione influenzale, il sistema immunitario possa essere incapace di difendersi dalle varianti del virus e che possano quindi verificarsi delle epidemie o addirittura, più raramente, delle pandemie.
Sintomi influenzali nei bambini
Come per gli adulti, l’influenza manifesta i primi campanelli d’allarme dopo un periodo di incubazione molto breve, solitamente di 1-2 giorni.
- Si possono presentare:
- febbre improvvisa
- brividi
- dolori ossei e muscolari
- mal di testa
- grave malessere generale
- astenia
- mialgia
- mal di gola
- raffreddore
- tosse non catarrale
- congiuntivite
E nei più piccoli?
Nei lattanti l’influenza non si manifesta con febbre ma solitamente con vomito e diarrea e la cosa sicuramente più importante da fare è prestare attenzione ad altri segni di malessere quali irritabilità, pianto e inappetenza.
Come curare l’influenza
I sintomi influenzali possono essere trattati, in accordo con il proprio medico e/o pediatra, con analgesici, al fine ridurre i dolori muscolari e scheletrici, e con antipiretici per abbassare la temperatura corporea.
È utile ricordare che gli antibiotici non hanno alcun effetto sull’influenza in quanto essa è provocata da virus.
A chi rivolgersi
In caso di febbre che duri più di due giorni è sempre bene consultare il pediatra anche perché, essendo la figura medica di riferimento che conosce più di tutti l’assistito e la sua storia, è sicuramente la persona che meglio sa come curarlo anche valutando eventuali percorsi alternativi.
E poi ogni storia è a sé...e ve lo dice una mamma che, con i consigli della medesima pediatra, ha dovuto curare due figli in maniera totalmente diversa anche se avevano sintomi apparentemente uguali.
La mia esperienza
Carlotta non si ammalava spesso, ma aveva perennemente il naso intasato e andava spesso in apnea notturna. Dopo 3 anni di continui lavaggi nasali, di febbriciattole influenzali e di qualche antibiotico (sempre preso su consiglio medico), abbiamo consultato il medico che ci ha indirizzati ad una visita specialistica con un Otorino Laringoiatra. Ve la faccio breve: Carlotta necessitava di un intervento urgente di adenotonsillectomia (aveva tonsille e adenoidi perennemente ingrossate) dopo il quale i suoi problemi si sarebbero risolti e così è stato.
Leonardo invece si ammalava molto spesso ed era perennemente raffreddato. Non andava in apnea, ma il catarro ristagnante gli causava continue otiti con conseguente necessità di antibiotico (eravamo arrivati a 12 cicli in soli 18 mesi). La pediatra, viste le otiti recidive, ci ha consigliato, come per Carlotta, una visita otorino-laringoiatrica ipotizzando anche per lui un ingrossamento delle adenoidi. Siamo stati dallo stesso specialista che aveva operato Carlotta e il risultato è stato sorprendentemente diverso: nonostante la presenza di adenoidi ingrossate, Leonardo non ha dovuto essere operato ma ha dovuto “semplicemente” fare una “ginnastica” dell’orecchio (con un palloncino medico appositamente ideato). Ovviamente, vista la delicatezza del suo orecchio, la cosa migliore per lui era proprio prevenire qualsiasi tipo di raffreddamento, infiammazione e influenza…ecco perché ci è stata consigliata la vaccinazione antinfluenzale che, dopo le rassicurazioni anche della pediatra, mi sono sentita di fargli.
Insomma, due situazioni molto simili concluse in maniera totalmente diversa. Questa è l’esatta testimonianza del fatto che io da sola non avrei potuto fare.
Prevenzione
La trasmissione del virus influenzale avviene per contatto diretto con gocce di saliva di persone infette o per contatto di oggetti o superfici contaminate, per questo motivo, è fondamentale insegnare ai bambini tutte le norme igieniche che possono limitare il contagio e la diffusione di ogni tipologia di virus, compreso quello influenzale:
- lavaggio frequente delle mani (e questo forse i nostri figli, dato la pandemia che stiamo vivendo, lo hanno imparato…ma è sempre bene ricordarlo);
- non bere o mangiare utilizzando bicchieri e posate altrui;
- usare fazzoletti di carta usa e getta per soffiare il naso;
- stare lontani da chi tossisce o starnutisce;
- anche la vaccinazione antinfluenzale può servire a prevenire il contagio.
Conclusioni
Ora, visto che ne ho vissute abbastanza di influenze ma non si impara mai abbastanza, se ne volete sapere di più, vi invito a visitare il sito www.nelletuemani.it dove troverete un sacco di informazioni interessanti sia di tipo generico che, se dovesse interessarvi, eventualmente anche sul vaccino antinfluenzale e sulle modalità di prenotazione.
E mi raccomando, il numero del pediatra deve sempre essere tra i vostri preferiti perché è uno dei migliori “amici” che abbiamo 🙂