Tanti genitori sono convinti che sia “normale” un sonno agitato nei bambini. Normale ci siano tante interruzioni.
Non è così. Come non si può ovviamente pretendere che un neonato o un bimbo di pochi mesi, dorma tutta la notte (il loro ciclo “sonno-veglia” è più breve e ha bisogni fisiologici da colmare).
Sono dell’idea che la nanna va insegnata.
Faccio questa premessa perchè molti genitori pensano il contrario e questo perchè credono che essendo la nanna un bisogno fisiologico, i bambini si debbano regolare da soli. Se ci pensate bene però anche nutrirsi è un bisogno fisiologico, ma non per questo facciamo crescere i nostri figli nutrendosi con ciò che vogliono. Gli insegniamo tutto, da come si tiene il cucchiaino in bocca a come si mangia seduti a tavola ad orari stabiliti. O quanto meno così faccio io.
Ecco per la nanna è la stessa cosa. Va insegnata. Con pazienza, flessibilità e tanto amore, soprattutto a bambini con il sonno agitato.
Fatta questa premessa vi racconto però cosa è successo dopo…
Sì perchè per mesi, mi sono vantata di avere un bambino dormiglione, senza nessun tipo di problema ad addormentarsi e sopratutto dal sonno profondo.
Ma se c’è una cosa che ho imparato, a caro prezzo è: “mai cantar vittoria!”
Cosa è successo, mi chiederete voi?
A saperlo! Vi risponderei io! Eheh.
Come vi ho scritto sopra, Gioele non ha mai avuto problemi a fare la nanna, ha sempre dormito molto. Messo nel sul lettino in camera sua sin dagli otto mesi era capace di dormire in modo piuttosto profondo, anche13 ore di fila. Una mano santa per la salute mentale mia e del papà.
Poi qualcosa è cambiato.
Verso i due anni ha iniziato ad avere un sonno agitato e a svegliarsi nel cuore della notte, prima una volta, poi sempre di più. Alle volte solo chiamandoci, altre proprio urlando e piangendo disperato, tanto che abbiamo proprio pensato si trattasse di brutti sogni.
Chiedere aiuto ai professionisti.
Così dopo troppi mesi insonni, abbiamo chiesto aiuto ad una pedagogista che ci ha dato alcuni consigli su come affrontare il sonno agitato e che ancora oggi usiamo. Grazie a lei, nel giro di pochissimi giorni la situazione si è rivoluzionata e la nostra vita, tornando a ridarci un sonno sano. (Genitori compresi!)
I miei consigli in pillole
1) NIENTE TELEVISIONE O TABLET NELL’ORA CHE PRECEDE LA NANNA
I bambini non hanno ancora la capacità di elaborare e sopratutto scaricare le sollecitazioni visive e uditive che ricevono dalla televisione, quindi sarebbe meglio evitare di fargliela vedere nell’ora che precede la messa a letto.
Pensate che io facevo esattamente il contrario: davo da bere l’ultimo latte (pre-nanna) davanti ai cartoni animati, convinta che fosse un buon modo per rilassarlo. Invece i cartoni lo stimolavano così tanto da rendergli particolarmente difficoltoso persino l’addormentamento e potevano essere la causa del suo sonno agitato.
2) CAMOMILLA o RIMEDI NATURALI
Se il bimbo non beve il latte prima della nanna, potreste offrire loro un po’ di camomilla, magari con un cucchiaino di miele per renderlo più dolce e gustoso. (questo punto dipende anche dall’età del bimbo)
Ci sono poi in commercio alcuni sciroppi a base di erbe naturali, come passiflora, camomilla e altre erbe che aiutano il piccolo a rilassarsi. (In questo caso se avete dubbi potrete chiedere un parere al vostro pediatra di fiducia)
3) MAI FAR MANCARE LE COCCOLE PRE-NANNA
La ninna nanna, la preghierina insieme o la favola aiutano il piccolo a rilassarsi e, combinate insieme agli altri conisgli, sono un buona arma di rilassamento contro il sonno agitato.
4) FARGLI USARE UN PELUCHE PER LA NANNA.
Gioele non ce lo aveva, quindi gli abbiamo regalato una pecorella molto morbida che lo accompagnasse nel lettino. All’inizio era una novità quindi gli abbiamo dovuto spiegare che questa pecorella gli avrebbe tenuto compagnia e lo avrebbe coccolato anche durante la notte. Può sembrare strano ma gli abbiamo anche insegnato ad abbracciarla e a tenerla ben vicino alla sua faccia, così da sentirne bene la morbidezza.
Coccole, peluche e televisione rimangono ormai una costante nella routine della nanna di Gioele e ora anche di Giacomo e camomilla pre-nanna, rimangono l’arma segreta in caso di sonno difficile.
Perché è vero che i periodi di assestamento passano, ma le notti agitate si possono ripresentare (per infiniti motivi), è’ più facile gestirle quando si sa con che “armi combatterle”.
La vostra Magne