Cari genitori, ecco un piccolo vademecum per sopravvivere ai capricci.
Cosa pensiamo quando sentiamo subito piangere un bambino?
Questo bambino fa i capricci, ovvio!
Ma è davvero così ?
Il bambino per comunicare utilizza un linguaggio diverso dal nostro e il pianto è un mezzo con cui ci esterna un bisogno profondo che avviene in quel momento.
Un bambino non piange mai senza motivo, spesso siamo noi a non comprendere la reale motivazione.
Come si esprimono i capricci?
I capricci si esprimono in vari modi: pianti, grida, rabbia, calci, bugie, voglia di distruggere cose e l’adulto traduce questi comportamenti in atti da modificare anche con metodi spesso troppo forti.
Ma noi adulti abbiamo mai pensato di dare ai piccoli strumenti comunicativi capaci di gestire tali emozioni?
I capricci trovano spesso sfogo in manifestazioni di rabbia e tali comportamenti appaiono attorno ai 2 anni di vita poiché appaiono desideri ed interessi e spesso, noi adulti, ci troviamo in difficoltà poiché assistiamo a delle vere scenate.
Ma come prevenirli e gestirli?
La nostra amata Montessori suggerirebbe di creare un ambiente adatto al bambino, capace di infondere sicurezza e tranquillità, e questo è un argomento attualissimo nel contesto dei capricci.
Ma cosa fare in pratica?
Un mio consiglio, è quello di stringere forte con un abbraccio i vostri figli nel momento di espressione della rabbia.
Tale comportamento permette al bambino di ritrovare la calma.
È inoltre molto importante parlare e comunicare ai vostri figli, spiegare loro cosa è successo in maniera chiara e comprensibile.
Spesso l’adulto dimentica che il bambino è un essere capace di comprendere e che ha bisogno di modelli su cui poter costruire la propria personalità.
Ovviamente anche la spiegazione deve essere a misura di bambino!
Detto ciò ecco consigli pratici utili.
Casa a misura di bambino
Cercate di organizzare gli spazi in modo da sviluppare l’autonomia dei bambini. I vostri figli devono essere in grado di prendere e sistemare i giochi in maniera del tutto indipendente.
Parlare in modo chiaro
Comunicate sempre in maniera amorevole ed evitare toni ostili.
Assumere il loro punto di vista
Cercate di parlare al loro livello, accovacciatevi o inginocchiatevi.
Stabilire una routine
Create un piano delle attività nell’arco della giornata; il bambino ha bisogno di sicurezze.
Occhio a fame e sonno
La stanchezza e la fame aumentano la probabilità di avere degli scatti d’ira. Programmate sempre bene l’ora dei pasti e della nanna.
Paura del nuovo
Spesso le reazioni sono legate a situazioni nuove che spaventano i bambini e generano ansia.
Ascoltare cosa vogliono i nostri bambini
Molto spesso basta ascoltare e comprendere le loro esigenze come ad esempio giocare, correre… cerchiamo di trovare del tempo per fare delle attività insieme.
Spiegare le regole
Spiegare a cosa servono e perché esistono.
Trovare il buono in ogni situazione
Se ad esempio dobbiamo andare dal pediatra, cerchiamo di trovare qualche attività bella e positiva nei pressi, in modo tale da collegare la situazione “spiacevole” ad una piacevole.
Premiare i comportamenti corretti
Se un bambino agisce bene è giusto farglielo notare, ovviamente senza esagerare con i premi!
Non usare i ricatti
L’uso del ricatto crea delle dinamiche spiacevoli, non cadeteci!
Non usare divieti
Evitare di dire : “ non devi, .non fare” ma spiegare cosa succede e perché succede
Non perdere la calma
Respirate e abbracciate i vostri figli, mai perdere la calma.
Non intervenire con un castigo quando il bambino si dimostra possessivo nei confronti di un oggetto
Se il bambino risulta attaccato a degli oggetti non dobbiamo cercare di punirlo ma cercare altre situazioni capaci di distrarlo.
Non assecondare i capricci a tavola
Ignora il capriccio “teatrale”
Ignorare delle situazioni plateali. Se assecondiamo questi comportamenti rischiamo di potenziare tali comportamenti.
Valutare la situazione
Il bambino potrebbe affrontare una situazione stressante a scuola o in altre situazioni, valutiamo bene cosa succede e perché succede.
Non dare troppe regole
Non creiamo un sistema troppo rigido, il bambino potrebbe sentirsi troppo sotto pressione.
Il consiglio più grande?
Non perdere la calma, abbiate pazienza!
Ricordiamo sempre che siamo noi adulti ad avere la nozione di tempo. Per i piccoli tutto deve avvenire ore e subito!
Cerchiamo di mettere in atto tutti i consigli detti e poi… perdere la pazienza e arrabbiarsi fa venire un gran mal di testa… ne vale la pena?
Dott.ssa Sabrina Saccucci
Pedagogista Familiare