[post in collaborazione con Fruittella]
Confrontarsi in ambito educativo mi rende felice. Insegnatemi qualcosa di nuovo su come gestire al meglio i miei figli e ve ne sarò grata.
Qualche settimana fa ho partecipato ad un evento promosso da Fruittella sul tema de “Il potere di un sì” e, ascoltando gli interventi della Dr.ssa Carolina Ochsenius, ho ripercorso lezioni di psicologia e pedagogia che già tempo fa erano stati per me illuminanti.
Ora voglio condividere con voi ciò che mi ha veramente aiutata nel rapporto con Carlotta e Leonardo.
Vi va se facciamo un gioco?
Chiudete gli occhi e immaginate che io vi ripeta più volte la parola “no” con tono particolarmente determinato. Fissate nella vostra mente la sensazione provata.
Ora richiudeteli e provate a sentire il mio nuovo tono gentile che dice “sì”.
Ecco, descrivetemi quello che avete provato.
Solitamente la reazione media che le persone riferiscono è che il “no” suscita sensazioni di rabbia e tensione che porta a mettersi sulla difensiva.
Al contrario, i “sì” portano un senso di calma e rilassamento nonché promuovono un atteggiamento di apertura.
Possiamo dire che il “sì” porta con sé più leggerezza?
Bene, se ampliamo questo concetto in un senso più generale della vita, possiamo dire che “i no” hanno certamente il suono di una minaccia o forse di un pericolo e tendenzialmente il nostro istinto ci spinge a bloccarci mentre “i sì” fanno sentire le persone accettate, comprese e portano ad una reazione di apertura senza timori.
Attenzione, non sto dicendo che bisogna dire sempre di sì al bambino.
Qualche sì in più non vuol dire assolutamente essere permissivi o darla sempre vinta ai propri figli; anche i no servono.
Diciamo solo che l’atteggiamento educativo migliore è sempre fatto da un giusto equilibrio, in questo caso tra “i sì” che fanno sentire la nostra presenza e “i no” che servono a proteggere.
La verità poi è che a tutti capita di scivolare su qualche “no” di troppo ed è normalissimo che succeda soprattutto se prendiamo in considerazione i ritmi e gli stili di vita che abbiamo al giorno d’oggi, spesso di corsa e presi da mille impegni, ma provate un po’ a pensare a tutte quelle volte che avete scelto di rispondere “sì” alla richiesta di vostro figlio di passare del tempo insieme… Non vi siete sentiti bene? Non vi siete sentiti felici?
Ecco, la cosa fondamentale è proprio capire questo: dire “sì” ha un potere enorme e non rende felice solo il bambino che si è sentito accolto; rende felici anche noi.
Certo, non si può dire sempre sì e non dovete sentirvi in colpa per le volte che avete dovuto dire “no”.
Non siamo mamme perfette, come non sono perfetti i nostri figli…
Ciò che conta è cercare di essere dei genitori consapevoli; consapevoli nel tempo che si mette a disposizione, consapevoli delle risposte che si danno e consapevoli che il tempo che passa non torna più.
Impariamo ad essere meno istintivi e a riflettere sia su quello che facciamo che su quello che diciamo senza però essere troppo duri con se stessi quando non si sbaglia.
Quali sono i “Sì” che servono?
I sì che servono possono riassumersi in una sola parola: la presenza!
Ecco alcuni di questi “sì: sì a passare del tempo con te, sì ad ascoltarti con attenzione, sì ci sono per te se hai bisogno…
Mi raccomando, che quel sì sia un sì consapevole e presente.
Provate solo a pensare di parlare con qualcuno che non vi guarda, che vi interrompe continuamente…e vi renderete conto da soli dell’importanza di tutto ciò.
Un sì per evitare gli scontri con un figlio adolescente
Come è possibile evitare lo scontro con un figlio adolescente per ogni cosa sulla quale noi non concordiamo?
La chiave del successo con gli adolescenti (ma anche con i bambini) è quella di esprimere ciò che pensiamo senza giudizio. Possiamo assolutamente avere gusti differenti, ma l’importante è evitare il giudizio. Possiamo dire no sull’“oggetto tema della discussione” (ad esempio “a me la felpa che ti sei comprata non piace”), ma dire sì a loro come persone (ad esempio, “ciò non toglie che io ti amo comunque così come sei”).
Attività pratica consigliata
Il Barattolo del Sì
Questa attività creativa è un modo per dare concretezza a quei “sì” positivi di cui abbiamo appena parlato e sarà già di suo occasione per stare con i vostri figli per quel famoso “tempo di qualità”.
A cosa vi servirà dunque questo Barattolo?
Questo Barattolo vi servirà per inserire dentro tanti bigliettini quanti sono i “momenti speciali” a cui voi e i vostri figli avete deciso di dire sì ogni volta sia possibile.
Cosa vi serve
- un barattolo
- una penna
- dei bigliettini
- materiale per decorare il Barattolo (colori acrilici, brillantini, adesivi, …)
Procedimento
Il procedimento è molto semplice in quanto vi basta prendere il vostro barattolo, decorarlo e riempirlo di tutte quelle cose a cui avete deciso insieme di dire sì.
Ogni qualvolta che sentirete bisogno di stemperare tensioni, scansare la noia…potrete pescare un bigliettino e godervi il vostro momento insieme che non farà altro che aiutare entrambi a ritrovare l’equilibrio perso.
Consigli di letture sul tema
- “Yes Brain – Come valorizzare le risorse del bambino” di Daniel Siegel
- “Esserci” di Daniel Siegel
- “Mindful parenting” di Susan Bogels
#fruittella #ilpoterediunsi